Ipoacusia improvvisa e cronosomatica
Dott. Vincenzo Di Spazio
(Fonte immagine: archivio Di Spazio) Soggetto maschio di 42 anni, dopo una burrascosa riunione aziendale durante la quale è stato accusato di negligenza, lamenta la sera un calo dell'udito all'orecchio destro. L'audiometria tonale effettuata il giorno successivo dallo specialista ORL rileva ipoacusia improvvisa dx di grado medio-severo. Cosa è accaduto? Leggendo l'evento sotto la lente della teoria polivagale di Porges, possiamo dedurre che il sistema nervoso autonomo abbia modulato una risposta di minaccia vitale; in questo modo è stato attivato il circuito dorsovagale del sistema parasimpatico. L'accusa di negligenza è stata associata a minaccia vitale (timore di essere licenziato?) e per questo motivo la reazione si è configurata con un blocco improvviso del cancello sensoriale uditivo.
L'esame audiometrico mette in luce il "collasso" della capacità uditiva dell'orecchio destro, un fenomeno dissociativo tipicamente di matrice dorsovagale parasimpatica. In questo caso sono stati trattati il punto D5 della colonna vertebrale (che corrisponde al 43° anno di età) e l'omologo punto sul circuito cronodattilo con l'applicazione di patch all'infrarosso corporeo.
Il trattamento somatico è stato accompagnato dagli esercizi neurali mediante la tecnica della Time Rewind Technique. Fortunatamente, dopo una settimana, il paziente ha riacquistato la piena funzionalità uditiva destra.
L'esame audiometrico mette in luce il "collasso" della capacità uditiva dell'orecchio destro, un fenomeno dissociativo tipicamente di matrice dorsovagale parasimpatica. In questo caso sono stati trattati il punto D5 della colonna vertebrale (che corrisponde al 43° anno di età) e l'omologo punto sul circuito cronodattilo con l'applicazione di patch all'infrarosso corporeo.
Il trattamento somatico è stato accompagnato dagli esercizi neurali mediante la tecnica della Time Rewind Technique. Fortunatamente, dopo una settimana, il paziente ha riacquistato la piena funzionalità uditiva destra.
Dott. Vincenzo Di Spazio
Medico olistico, ha insegnato dal 1994 al 2002 al Corso Post-Laurea in Biotipologia e Metodologia omeopatica dell’Università di Urbino. Nel 1996 ha identificato l’orologio spinale dei traumi (spinal clock), una griglia temporale proiettata sui 24 punti della colonna vertebrale, scoperta che ha ispirato da quel momento in avanti tutta la sua attività di ricerca.
Sulla base di queste nuove evidenze sperimentali ha introdotto una nuova metodica di intervento, denominata cronoriflessologia spinale (AgeGate Therapy). Nel decennale della scoperta (2006) pubblica Le polmoniti di marzo. Il gene emozionale, testo che raccoglie i risultati di una fondamentale intuizione: l’orologio spinale registra non soltanto le esperienze traumatiche vissute nel corso della vita, ma contiene tangibili tracce di eventi stressanti nel gentilizio (genomica emozionale).
Ispirandosi alle indagini del neuroscienziato Giuseppe Calligaris (1876-1944), ha introdotto in terapia la leucofotostimolazione spinale. Autore di diversi testi e articoli su queste scoperte, svolge la sua attività clinica a Bolzano e conduce seminari di rilassamento energetico in acqua termale (aquanesting seahorse balance).
Sulla base di queste nuove evidenze sperimentali ha introdotto una nuova metodica di intervento, denominata cronoriflessologia spinale (AgeGate Therapy). Nel decennale della scoperta (2006) pubblica Le polmoniti di marzo. Il gene emozionale, testo che raccoglie i risultati di una fondamentale intuizione: l’orologio spinale registra non soltanto le esperienze traumatiche vissute nel corso della vita, ma contiene tangibili tracce di eventi stressanti nel gentilizio (genomica emozionale).
Ispirandosi alle indagini del neuroscienziato Giuseppe Calligaris (1876-1944), ha introdotto in terapia la leucofotostimolazione spinale. Autore di diversi testi e articoli su queste scoperte, svolge la sua attività clinica a Bolzano e conduce seminari di rilassamento energetico in acqua termale (aquanesting seahorse balance).